No ai dati sulla salute dei cittadini sui siti web dei Comuni, sono in arrivo sanzioni. Sì alla trasparenza online nella Pubblica amministrazione, ma rispettando la dignità delle persone. Sui siti dei Comuni non possono essere pubblicati atti e documenti contenenti dati sullo stato di salute dei cittadini. Il Garante per la privacy ha fatto oscurare dai siti web di dieci Comuni italiani , di piccola e media grandezza, i dati personali contenuti in alcune ordinanze con le quali i sindaci disponevano il trattamento sanitario obbligatorio per determinati cittadini. Nuovi provvedimenti sono in arrivo per altri Comuni. Nelle ordinanze, con le quali i sindaci disponevano il ricovero immediato di diversi cittadini, erano infatti indicati in chiaro non solo i dati anagrafici (nome, cognome, luogo e data di nascita) e la residenza, ma anche la patologia della quale soffriva la persona o altri dettagli davvero eccessivi, quali ad esempio l’indicazione di ” persona affetta da manifestazioni di ripetuti tentativi di suicidio “.
Garante: no ai dati clinici sui siti dei Comuni
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