I cittadini molestati da telefonate di teleselling indesiderate, possono ora tirare un sospiro di sollievo: il Garante per la protezione dei dati personali ha detto stop al marketing selvaggio e alle telefonate promozionali indesiderate. Nello specifico ha vietato ad alcune società, specializzate nella creazione e nella vendita di banche dati (Ammiro Partners, Consodata e Telextra), di utilizzare ulteriormente i dati personali di milioni di utenti, raccolti e sfruttati in modo illecito. Il divieto ha coinvolto anche altre aziende, come Wind, Fastweb, Tiscali e Sky , che avevano acquistato da queste società i data base, allo scopo di poter contattare gli utenti e promuovere i loro prodotti e servizi tramite call center. Mauro Paissan, relatore di alcuni di questi provvedimenti, ha sottolineato che questa azione non è volta solo a colpire queste società, ma anche a tutelare gli operatori di telemarketing che si comportano correttamente . A questo risultato si è giunti dopo che numerosi utenti avevano segnalato al Garante la ricezione di chiamate promozionali indesiderate effettuate da e per conto di diversi operatori telefonici o aziende che promuovevano beni o servizi. Le verifiche effettuate hanno portato alla luce un commercio di data base , svolto senza richiedere il consenso dei diretti interessati , né senza un loro preventivo consenso. Una di queste società aveva addirittura pubblicato i dati di oltre 15 milioni di famiglie italiane sul proprio sito, diffondendo anche informazioni relative ai redditi e agli stili di vita. Anche le aziende acquirenti sono state rimproverate per non aver controllato e accertato che la provenienza dei dati fosse lecita , come prevede la disciplina sulla protezione dei dati. La mancata osservanza del divieto stabilito dall’Autorità garante della privacy comporterà sanzione penali. ” Se qualcuno vuole entrare in casa nostra – ha commentato Paissan – deve bussare. Così, se qualcuno vuole chiamarci per vendere un prodotto o un servizio, deve avere il nostro consenso per usare il nostro numero telefonico. Il Garante vuole difendere i cittadini che si sentono molestati da telefonate non desiderate. In questo modo si tutelano anche gli operatori di telemarketing che si comportano correttamente”. A scendere in campo è stata anche l’Aduc , l’associazione dei diritti degli utenti e dei consumatori: “Speriamo che le società responsabili siano sanzionate adeguatamente anche con multe commisurate alla gravità del comportamento e che dissuadano effettivamente dal continuare con comportamenti illeciti. Finora non e’ stato cosi'”.
Garante privacy: stop al telemarketing selvaggio

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