iPhone oggetto del desiderio per i comuni mortali. Per le aziende potrebbe essere un rischio adottarlo per i propri dipendenti. E’ quanto profetizza l’analista americano Gartner , che lancia una serie di motivazioni per confinare il nuovo gadget di Apple ai soli consumer privati e professionali. Quelle di Gardner sono constatazioni che suonano come consigli, non sono certo bocciature nei confronti un cellulare pensato e creato per la convergenza di sistemi multimediali come musica, video e web. In pratica si tratta di un iPod evoluto, che naviga su internet e fa telefonate. Non ha funzionalità specifiche per un uso professionale. Manca di un firewall, manca di supporto per Microsoft Exchange o Lotus Notes, manca della possibilità di cancellare da remoto i dati in caso di furto o smarrimento dell’iPhone. Inoltre il costo è alto (da 500 a 600 dollari) e non competitivo nei confronti di altri smart phone già in dotazione ai dipendenti delle aziende . Inoltre permette molte applicazioni di svago che mal si conciliano con i ritmi lavorativi (web, musica, filmati e chat). Per quanto riguarda l’uso consumer, gli analisti di Gartner sono più entusiasti: “Rivoluzionerà il mondo della telefonia cellulare” Chi crede molto nelle potenzialità di iPhone è Google, che non a caso si è alleata con Apple per il lancio mondiale. Il connubio fra i software di Google e il telefono della Apple ruoterà intorno al supporto del linguaggio di sviluppo Ajax, una garanzia quindi della volontà di far diventare l’iPhone un vero e proprio apparecchio per il web di nuova generazione, anche in orbita aziendale. La convinzione è del ceo di Google Eric Schmidt: “E’ sicuro che avremo sempre più persone online e sempre più velocemente. E il cellulare sarà lo strumento da cui non potremo più fare a meno. Oggi ci sono 2,4 miliardi di utenti mobili e sono bastati quattro soli anni per passare da uno a due miliardi”
Gartner: l’iPhone non va bene per le aziende

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