Mentre i successi del motore di ricerca per eccellenza rimbalzano da una parte all’altra del globo, il ministro dell’Economia, dell’Industria e del Commercio giapponese ha stanziato una cifra compre fa i 14 e i 15 milioni di yen per sviluppare nuove tecnologie di ricerca sul web che si contrappongano allo strapotere di Google e affini. Il progetto conterà sulla collaborazione con 10 società giapponesi che operano in differenti aree, fra le quali Sharp e Matsushita. La reazione della terra del sol levante è dovuta alla consapevolezza della perdita dello scettro di produttore di elettronica a favore delle società taiwanesi e sudcoreane e alla preoccupazione nei confronti dell’influenza che società straniere come Google hanno sugli investimenti e sull’innovazione del paese. Francia e Germania si stanno muovendo in una direzione simile attraverso lo sviluppo di Quaero, un motore di ricerca di matrice latina.
Giappone si prepara a sviluppare l’anti-Google

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