Lo sciopero delle firme messo in atto in numerosi quotidiani nazionali, regionali e locali è “molto importante per ottenere un tavolo di negoziato per il rinnovo del contratto”. Lo sottolinea il segretario generale della Fnsi Paolo Serventi Longhi che spiega come questa protesta sia stata spontanea e approvata dalla Giunta della federazione. Questa protesta, spiega Serventi Longhi, “va ad aggiungersi allo stato di agitazione in atto che prevede l’applicazione rigorosa del contratto e il blocco degli straordinari. La proposta del coordinamento del comitato di redazione del gruppo l’Espresso-la Repubblica-Finegil-Elemedia al sindacato dei giornalisti di promuovere una giornata nazionale di astensione dalle firme estesa alle televisioni e alle radio, è stata posta all’ ordine del giorno della Giunta federale che si riunirà martedì 5 dicembre, già convocata per fare il punto sulle tutte iniziative di mobilitazione e sugli scioperi a sorpresa già decisi”. Intanto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Ricardo Franco Levi, sta cercando per promuovere un dialogo fra Fnsi e Fieg, che ha detto no alla discussione per il rinnovo del contratto. Il rifiuto degli editori a priori della trattativa per Luigi Angeletti, segretario della Uil, “è un atteggiamento non normale neanche da parte delle controparti più dure”.
Giornali, scioperano le firme

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