I giornalisti dei quotidiani, delle agenzie di stampa e dell’emittenza radiotelevisiva pubblica e privata e degli uffici stampa sciopereranno sabato 30 giugno. Lo ha deciso la segreteria della Fnsi, su mandato della Giunta Esecutiva e del Consiglio Nazionale. La giornata di sciopero è stata proclamata “per respingere l’attuale pesante attacco all’autonomia del giornalismo e al diritto di cronaca”. In particolare, il sindacato dei giornalisti sottolinea “la gravità del disegno di legge Mastella sulle intercettazioni, approvato dalla Camera con voto quasi unanime, e che, se approvato anche dal Senato, limiterebbe pesantemente l’informazione giudiziaria”. La Fnsi chiede anche “la rapida approvazione delle leggi che riguardano la comunicazione, la riforma delle leggi sull’editoria e sulla Rai e l’attuazione della legge 150 negli uffici stampa pubblici”. Non è tutto. La Fnsi “intende inoltre protestare per il persistere del blocco al rinnovo del contratto di lavoro da parte degli editori della Fieg, che stanno minacciando un attacco all’occupazione giornalistica e alla solidità finanziaria dell’Istituto di Previdenza Inpgi, annunciando stati di crisi, casse integrazioni e prepensionamenti. Tutto ciò in una situazione in cui si va aggravando il problema del precariato giornalistico, un fenomeno ormai più ampio dello stesso lavoro dipendente” Durante lo sciopero dell’emittenza radiotelevisiva, precisa la Fnsi, “saranno assicurati soltanto i notiziari in forma ridotta previsti da eventuali accordi aziendali”.
Giornalisti in sciopero il 30 giugno

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