Disinformazione , questo il problema maggiore che emerge da un’indagine, effettuata su un campione di 2400 giovani utenti online attraverso il sito www.sicurezzainrete7x24.org, i cui risultati sono stati presentati questa mattina al Viminale in occasione della Seconda Settimana Nazionale della Sicurezza in Rete 2009, dedicata quest’anno ai social network. I più giovani, fascia d’età che ha portato le web-community al successo odierno, si dimostrano estremamente poco consapevoli in merito alle questioni legate alle privacy e ai rischi che si corrono in rete. Solo la metà, 51% per la precisione, è in grado di mettere al sicuro i propri dati personali e, percentuale preoccupante, solo il 22% del campione conosce tutti i propri amici virtuali. Il 61% è a conoscenza della possibilità di gestire la visibilità delle foto pubblicate su Facebook e simili. Il dato scende però al 53% se si considerano solo i minorenni, fascia più a rischio. Inoltre, appena il 49% sa quali sono i dati in possesso dei social network mentre il 41% crede che questi ultimi non possano fare della pubblicità mirata in base al proprio profilo. Il che vuol dire che, spiegano gli esperti, che “l arga parte degli utenti non sono consapevoli di che cosa davvero condividono online, ma soprattutto che spesso queste informazioni sono a disposizione di estranei, con il rischio di finire vittime di malintenzionati “. Importante anche il ruolo dei genitori: il 54% dei ragazzi tra i 10 e i 14 ha accettato ‘l’amicizia’ di mamma e papà, percentuale che scende al 41% tra i 15 e i 18 anni, ma s olo l’11% dei genitorii ne approfitta per monitorare l’attività dei figli. Si inserisce perfettamente in questo contesto l’iniziativa di Skuola.net, community di studenti che ha stilato in occasione della Settimana della Sicurezza, un decalogo per guidare i giovani utenti dei social network su rotte di navigazione sicura. L’iniziativa è promossa da SicuramenteWeb in collaborazione con Skuola.net, l’Unione Nazionale Consumatori, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, Abilab ed e videnzia in modo chiaro e schematico le insidie che si nascondo fra profili, foto, tag e video condivisi. Di seguito i dieci comandamenti della sicurezza in rete: 1. Attenti all’identità nella vita reale, se qualcuno si maschera puoi accorgertene subito. In Rete è molto semplice assumere identità diverse da quella vera. Quindi non dare mai indirizzi, numeri di telefono o altre informazioni che ti rendano rintracciabile a persone che non hai già incontrato nella vita reale. 2. Pedofili nascosti: se ti trovi in un sito dedicato ai giovani e incontri un adulto, sii prudente. Cosa ci fa un adulto sul sito dove si aiutano gli studenti a svolgere i compiti? Se ti contatta, fai attenzione ai tuoi dati personali e agli appuntamenti. 3. Pornografia verbale: esistono forum per ragazzi dove si discute sul sesso usando un linguaggio esplicito. In questi luoghi è più facile incontrare persone che hanno secondi fini, quindi è meglio evitarli. 4. Appuntamenti al buio? No grazie: molti ragazzi vogliono incontrare gli amici virtuali. Se anche tu ne hai voglia, prendi appuntamenti in luoghi molto frequentatati e fatti sempre accompagnare. Infine non dimenticarti di avvertire i tuoi genitori su orario e luogo dell’incontro. 5. Stalking: se qualcuno ha il tuo numero di telefono, conosce il tuo indirizzo di casa, sa dove vai a scuola o in palestra, può usare questi dati per intromettersi in maniera molesta nella tua vita privata. 6. Cyberbullismo: in Rete è facile diventare bulli, non serve la violenza fisica. Un fotomontaggio che ti ridicolizza può farti star male se lo vedono i tuoi amici. Se qualcuno apre un gruppo sul tuo social network con lo scopo di prenderti in giro, potresti rimanerci molto male. Se sei una vittima di questi comportamenti, segnala gli abusi ai gestori del sito dove si trova il materiale. 7. Furto di identità se un ladro ti ruba il passaporto, difficilmente potrà usare la tua identità. Ma se qualcuno conosce username e password, può usare indisturbato il tuo nome e la tua faccia virtuali. Perciò usa password complesse (es. numeri e lettere) e imposta domande di “recupero password” a cui solo tu sai dare una risposta. 8. Violazione della privacy: le informazioni che ti riguardano sono di tua proprietà. Perciò se trovi una foto o un video che ti riguardano su internet, ma non sei d’accordo, puoi segnalare l’accaduto ai gestori del sito dove si trovano questi contenuti. 9. Livelli di Privacy: i social network ti permettono di scegliere le persone a cui mostrare il tuo profilo. Ricordati di impostare sempre i “livelli di privacy” affinché i tuoi dati non siano mai pubblici. 10. Evasione dalla realtà : esagerare con le relazioni virtuali può isolarti dal mondo reale. Non stare troppe ore al pc, esiste ancora la vita reale.
Giovani poco consapevoli sui social network. Arriva il decalogo per sopravvivere

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