Ha ora un nome e un volto la persona incaricata dal ministero della Giustizia Usa per indagare sull’accordo pubblicitario stipulato fra Google e Yahoo!: a Sandy Litvack, ex capo dell’antitrust ed ex vicepresidente di Walt Disney, sono affidate tutte le speranze dei competitor dei due colossi web spaventati da un’unione che andrebbe a coprire il 90% del mercato in questione. Il ministero della Giustizia, ha specificato una fonte vicina all’operazione, ha contattato le due società per avvertirle che aveva chiesto la consulenza di Litvack, capo dell’antitrust ai tempi del presidente Jimmy Carter, ma non ha ancora deciso se contestare ufficialmente l’accordo. Yahoo! si è detto convinto che il ministero finirà per convincersi della liceità dell’accordo.”Siamo stai informati del fatto che, come è già capitato altre volte, il ministero della Giustizia ha chiesto aiuto ad un consulente esterno, ma questo non significa niente”, ha dichiarato Yahoo in una nota. Al momento, non è stato possibile contattare Litvack per un commento. L’agenzia stampa Dow Jones ha scritto che a Litvack è stato chiesto di esaminare le prove raccolte fino a ora dall’indagine federale sull’accordo. “Non è stata presa una decisione”, ha detto a Reuters la fonte vicina all’inchiesta, riferendosi alla possibilità di una contestazione dell’accordo in base alle regole antitrust. Yahoo! ha concluso nel giugno scorso l’affare con Google, più grande motore di ricerca del mondo, per rafforzare il suo settore pubblicitario nel tentativo di difendersi dal tentativo di acquisizione lanciato nei suoi confronti da Microsoft. Ieri l’Association of National Advertisers ha inviato una lettera all’assistente legale Thomas Barnett, membro degli enti di regolazione governativi, muovendo obiezione alla proposta di partnership tra Google e Yahoo sull’inserzione di annunci pubblicitari sul web. Un accordo tra le due società le porterebbe a controllare il 90% del mercato pubblicitario online , favorendo la concentrazione, limitando la scelta attualmente disponibile e facendo aumentare i prezzi per gli annunci di alta qualità, secondo quanto sostenuto dall’Association of National Advertisers. Yahoo! ha replicato di continuare a volere l’accordo con il più grande motore di ricerca del web, sostenendo che i prezzi delle inserzioni non dipendo da questo accordo, ma dalla domanda del mercato. Anche il portavoce di Google, Adam Kovacevich, ha prontamente reagito, difendendo l’accordo che aiuterà gli inserzionisti a far coincidere meglio i propri annunci con gli interessi degli utenti. La partnership riguarderà solo il mercato statunitense e quello canadese e prevede che Google eroghi servizi di ricerca per Yahoo!, che in cambio concederà spazio sulle proprie pagine al popolare motore di ricerca. Google e Yahoo! hanno concordato di non dare inizio all’accordo per 3 mesi e mezzo dopo aver annunciato totale disponibilità al Dipartimento di Giustizia affinchè monitori la situazione. Entrambe le compagnie hanno in piano di dare inizio all’accordo entro un mese. A manifestare perplessità circa la correttezza dell’accordo sono arrivate anche voci dubbiose dal Canada. Anche il Competition Bureau canadese si prepara a indagare sul patto fra i due itati della rete notando come la partnership determini una particolare situazione di controllo sul mercato, situazione che merita quantomeno “una approfondita analisi”.
Giustizia Usa stringe la morsa attorno all’accordo Google e Yahoo!

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