Diciotto università italiane sono state attaccate questa notte da un gruppo di hacker che ha rubato i dati sensibili di professori e studenti presenti nei database. La notizia è stata confermata dalla Polizia postale. A rivendicare l’azione, un gruppo che si firma Lulzstorm. Gli atenei presi di mira dagli hacker sono quelli di Bologna, Cagliari, Milano (Politecnico, Bocconi e Bicocca), Bari, Foggia, Lecce, Messina, Modena, Napoli, Pavia, Roma, Salerno, Siena, Torino e Urbino. I pirati informatici non avrebbero creato disservizi ma hanno rubato informazioni sensibili, username e password, che studenti e professori utilizzano per accedere ai servizi su internet . Il comunicato di rivendicazione pubblicato sui siti attaccati è eloquente: “Italiani, come potete affidare i vostri dati a tali idioti? E’ uno scherzo? I loro siti sono pieni di debolezze. Cambiate password ragazzi; cambiate concetto di sicurezza, università. Avremmo potuto rilasciare molto di più, avremmo potuto distruggere db e reti intere. Siete pronte per tutto questo? ”. In alcuni casi i dati rubanti non sono di particolare rilevanza. Mentre nei casi peggiori ci sono nome, cognome, e-mail, numero di telefono, indirizzo, password e codice fiscale degli studenti.
Gli hacker attaccano le università italiane

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