Secondo Assoviaggi-Cst il giro d’affari delle agenzie ha conosciuto una crescita dell’8.9%. La paura non frena le partenze
Dopo la clausura del Covid gli Italiani non ne vogliono più sapere di stare a casa. Che ci sia l’inflazione o che il mondo sia sull’orlo di una guerra globale non sembra impedire l’organizzazione di viaggi. Anzi, sembra quasi incentivarla all’insegna del “Prima che sia troppo tardi”. Con internet molti sono diventati autosufficienti nell’organizzare gli spostamenti, ma secondo Assoviaggi-Cst è cresciuto parecchio anche il giro d’affari delle agenzie, che ha segnato un +8.9% nel giro d’affari del primo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’indagine è stata realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze e ha coinvolto 769 agenzie di viaggio: quelle del Centro Italia e del Nord Ovest sono quelle cresciute di più (rispettivamente 9,8% e 9%).
A crescere sono soprattutto i viaggi intercontinentali e le crociere e in questo i viaggi organizzati garantiscono maggiori tutele a livello di assicurazione e assistenza. Nell’ultimo anno le richieste di polizze viaggio sono aumentate mediamente del 26,7%, mentre le tariffe sono hanno conosciuto un balzo medio del 16%: sono cresciuti fino ala 27% i trasporti e del 22,3 alloggi e ristorazione, anche in relazione agli aumenti dell’energia. Risultano in calo invece le prenotazioni dei ponti primaverili (-2,8%) ma le code sulle autostrade fra il 24 e il 25 aprile raccontano tutt’altro. In generale, il 64,7% delle agenzie coinvolte ha segnalato un comportamento di acquisto molto più accorto e attento rispetto al passato. E sembra di sentir risuonare quel vecchio adagio pubblicitario: “Vacanze Fai-da-te? No XY Tour? Ahi ahi ahi…”.
di Daniela Faggion