“Le affermazioni riportate nel libro sono oggettivamente offensive e non è stata provata la verità della notizia, in modo suggestivo emergente dalle frasi del testo pubblicato”. Con queste motivazioni la Corte d’Appello di Milano ha confermato la condanna per diffamazione dello scrittore Roberto Saviano a risarcire con 30mila euro una persona citata nel suo best seller Gomorra . In particolare, i giudici hanno confermato la sentenza del Tribunale dello scorso novembre che aveva accertato “il contenuto diffamatorio in danno” di Enzo Boccolato “della frase contenuta a pagina 291 ”. Frase offensiva, secondo la Corte d’Appello, a causa “ dell’accostamento tra dati tratti dalle dichiarazioni di Piccirillo” , un collaboratore di giustizia, “e considerazioni dell’autore, circa il coinvolgimento di Boccolato nelle attività illecite del clan La Torre”. La Corte ha confermato la condanna di “ Saviano e Arnoldo Mondadori Editore in via tra al risarcimento del danno subito da Enzo Boccolato e a corrispondergli la somma di 30mila euro”.
Gomorra, Saviano condannato per diffamazione

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