Canta vittoria il direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce , nella sua prima audizione in Commissione di Vigilanza in occasione del suo quinto anno al timone dell’ammiraglia Rai. L’ultimo, forse, visto che si lascia scappare più volte il vezzoso “ in questa ultima fase della mia direzione ”. Poi, a margine dell’audizione, vuota il sacco dei suoi desideri . Raiuno al 25% medio di share. “Se anche non si è ancora conclusa posso dire senza dubbi che abbiamo vinto questo periodo di garanzia perchè siamo 3 punti sopra. Chiuderemo questa stagione con uno share medio del 25%, quindi vuol dire che un italiano su quattro guarda Raiuno. Raiuno non è in stallo e i problemi dell’azienda non si sono mai riflessi sull’ammiraglia. I problemi di Raiuno vengono sempre risolti, perchè si sa che deve andare in onda. Gli stipendi si pagano con Raiuno. Un problema potrebbe venire per problemi di ritardo tecnologico che potrebbero penalizzare l’azienda ad esempio nei confronti della concorrenza di Sky”. A Raiuno il 70% della pubblicità “Se il pubblico della tv generalista viene eroso questo accade ad altri non a noi. I due generi su cui si tengono le ammiraglie generaliste sono la fiction e l’intrattenimento. Raiuno non è in stallo e i problemi dell’azienda non si sono mai riflessi sull’ammiraglia. I problemi di Raiuno vengono sempre risolti, perchè si sa che deve andare in onda. Gli stipendi si pagano con Raiuno, perché Raiuno raccoglie il 70% della pubblicita’ di tutta l’azienda” La Ventura verso il taglio. “Domani incontrerò Simona Ventura per capire cosa fare in futuro per il programma. La prossima settimana, comunque, ci sara’ uno stop previsto per la partita, poi decideremo. Nella prima puntata ci sono stati errori di scaletta e comunque si tratta di errori autorali perchè la conduttrice, come anche Teo Teocoli, sono stati bravi. C’è da riflettere quando il pubblico rifiuta il meccanismo della gara e di tutto questo parleremo domani nell’incontro con Simona. Questo risultato sinceramente proprio non me lo aspettavo e pensavamo sinceramente che il programma sarebbe andato meglio. Ma – ripeto – di Simona e Teo non posso dire nulla, loro hanno fatto il meglio” Grillo sì, ma con le molle. “Chi non vorrebbe Grillo una volta sulla sua rete? Ma aldilà dei problemi politici che forse potrebbero nascere chi si prenderebbe la responsabilità delle polemiche e oltre legate ai suoi attacchi alle realtà industriali?” Fiorello sempre, ma si nega. “Credo che riusciremo prima o poi a ripetere eventi mediatici come quelli che abbiamo ospitato. Non c’è niente di concreto ma quando mi riesce averlo su Raiuno è un grande evento che non mi lascio sfuggire” Benigni è difficile da portare in tv. “Spero che torni presto su Raiuno e se non c’è stato per tutto questo tempo non è certo stato per nostra scelta. C’è un’oggettiva difficoltà a portare questi grandi in tv”. Con Baudo gioco delle parti. “I rapporti tra me e Baudo sono ottimi, non c’è stato niente di irreparabile. Avrei dovuto non dire niente, sarebbe stato più corretto perchè l’artista era ancora sul palco. Ma alla fine è stato un grande gioco delle parti che ha contribuito al successo di questa edizione del festival e anche lui ha un po’ recitato il ruolo della vittima” Celentano deve accettare il controllo. “E’ un artista di altissimo livello, che ha sempre le porte aperte in Rai, e anche lui ha beneficiato di tutto quel fracasso legato alle polemiche su Rockpolitik, come – non nego – ne ha beneficiato la rete. Resta per me il problema di principio del controllo editoriale che considero ineludibile”
Goodbye Del Noce: ipse dixit in Commissione vigilanza

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