Il Global privacy enforcement network , autorità internazionale che si spende per garantire riservatezza e corretto uso dei dati personali in tutto il mondo, ha invitato Google a un colloquio per discutere le modalità di utilizzo dei Glass , gli occhiali iper-tecnologici della compagnia americana. Diversi garanti per la privacy, soprattutto i Europa , hanno espresso timori sulla funzione di riconoscimento facciale presente nei Google Glass, che fotografando le persone per strada abbinano poi il volto alla banca dati web (Facebook, altre immagini presenti online), violando una serie di norme sulla riservatezza. Le autorità hanno chiesto a BigG di eliminare ogni funzionalità potenzialmente invasiva della privacy e di confrontarsi a viso aperto su ogni dettaglio: “Nonostante l’esigenza più volte affermata che la privacy sia parte integrante della progettazione di ogni prodotto e servizio prima del lancio, nessuna Autorità di protezione dati è stata sentita dalla multinazionale – si legge su un documento dell’Authority italiana – e le uniche informazioni di cui dispongono i Garanti, derivano in gran parte dai media o dalla pubblicizzazione del dispositivo ad opera della stessa Google”.
Google a rapporto su Glass e privacy

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