Privacy, posizione commerciale dominante, strategie pubblicitarie poco chiare per clienti e consumatori. I problemi di Google con gli enti di controllo governativi sono ricorrenti, negli ultimi mesi. Ultima in ordine di tempo è l’indagine dell’Antitrust europeo sul funzionamento della piattaforma AdSense, che organizza e raccoglie l’adv del motore di ricerca e parrebbe ostacolare la crescita di potenziali concorrenti. A lanciare l’accusa contro BigG è stata 1plusV, azienda francese rivale storica di Google , che si è rivolta direttamente alla Commissione europea: tra i siti gestiti da 1plusV figura anche eJustice.fr, che alcuni mesi fa aveva lanciato un altro allarme contro alla Commissione Ue, che aveva portato a un’altra inchiesta contro Mountain View, accusata di sfavorire la concorrenza tramite algoritmi volti a dare maggiore visibilità ai propri servizi piuttosto che ad analoghi creati da altre compagnie. Ora l’oggetto del contendere è l’advertising online. Dalla California si dicono pienamente disposti a collaborare con la Commissione di Bruxelles, anche se le diatribe aperte con l’Antitrust europeo cominciano a essere tante.
Google, altri guai con l’antitrust

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