Per la seconda volta in poche settimane, i servizi di Google sono andati in tilt. E se il 31 gennaio era toccato al motore di ricerca principale, che segnalava qualsiasi indirizzo web come potenzialmente pericoloso per l’utente, impedendo così l’accesso ai siti indicizzati, oggi la vittima del black out è stata Gmail , il servizio di posta elettronica. Circa 100 milioni di persone in tutto il mondo non hanno potuto consultare la loro e-mail , attendendo invano per diversi minuti il caricamento della pagina corretta. Un altro incidente di percorso per l’azienda di Palo Alto, che rischia di vedere minata la sua immagine di leader incontrastato della navigazione via web. Un caso analogo ha coinvolto i clienti del gruppo sardo Tiscali , rimasti isolati lo scorso weekend a causa di un guasto al sistema centrale di alimentazione.
Google di nuovo in tilt

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