Quarantadue mostre, tutte online. Questo il numero che racconta la nuova iniziativa di Google , che ha deciso di portare su internet alcune delle più importanti esposizioni mondiali, trasformando il suo portale in un aggregatore di cultura. Tra le mostre catalogate dal motore di ricerca c’è anche quella dedicata alla Dolce Vita . Grazie alla collaborazione tra Mountain View e Luce Cinecittà, sul web è possibile osservare scatti e reperti di uno dei periodi più floridi della recente storia italiana: il boom economico, la 500, i film di Fellini ma anche la commedia di Sordi, passando attraverso la nascita della tv, lo sviluppo industriale e sociale dell’Italia del secondo dopoguerra. La varietà delle altre esposizioni comprende anche una serie di documenti sulla segregazione razziale negli Stati Uniti, servizi misconosciuti sull’incoronazione di Elisabetta II d’Inghilterra e sugli sbarchi del D-Day, oltre alla digitalizzazione degli archivi di Nelson Mandela. “Vogliamo costruire servizi e strumenti che aiuteranno la gente ad accedere alla cultura, a preservarla, promuoverla e addirittura a crearla” , dice entusiasta Steve Crossan, direttore di Google Cultural. Un progetto ambizioso, ma anche un’opportunità per le istituzioni museali meno forti, che nel web potrebbero trovare nuova linfa vitale.
Google indicizza cultura e diventa museo

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