La compagnia americana prepara il lancio dei servizi televisivi e musicali, puntando sulla distribuzione dei contenuti. E intanto affina il motore di ricerca. Autunno, tempo di rivoluzioni. Google attende l’ultimo quarto del 2010 per lanciare nuovi servizi che andranno ad allargare le sue zone di competenza, mettendo a repentaglio la salute dei concorrenti. Mentre entra in azione Instant , che rende le ricerche del search engine ‘intelli- genti’ e più rapide, si terminano i lavori su Google Music , un portale musicale sviluppato in sinergia con i cellulari Android. Il negozio offrirà mp3 e dovrebbe esordire a Natale, sfidando il dominio – sin qui incontrastato nel settore – di iTunes. Nelle stesse settimane dovrebbe aprire i battenti, almeno negli Usa, Google Tv , che secondo l’amministratore delegato Eric Schmidt spariglierà le carte del mercato televisivo internazionale. Google vuole almeno una fetta degli investimenti pubblicitari del piccolo schermo per rimpolpare quelli dell’online advertising, che nel 2009 le hanno fruttato 18 miliardi di dollari. Anche in questo caso, BigG disturberà i piani di Steve Jobs, che ha da poco lanciato Apple Tv. Ultimo tassello del puzzle, il servizio di chiamate via web firmato da Mountain View e attivato nelle scorse settimane, che fa tremare – almeno in prospettiva – Skype e le altre compagnie legate al Voip. Mosse che potrebbero cambiare gli equilibri dell’economia internet, sempre più organizzata per grandi concentrazioni e oligopoli. Mentre Google si presenta come colonialista principe della rete.
Google multimediale

Guarda anche: