L’aggressività è sempre più alla base delle strategie commerciali delle compagnie web. Google non fa eccezione e ha varato una nuova linea d’azione per Plus , il suo social network che, nonostante i buoni riscontri, non riesce a crescere come dovrebbe. Il problema non è solo lo scarso numero di utenti (circa 500 milioni) , a dispetto dei numeri enormi di Facebook e della popolarità planetaria di Twitter. Mountain View vuole incrementare il traffico e la presenza di Google+: gli iscritti gli dedicano mediamente tre minuti ogni mese , in pratica nulla, mentre materiali condivisi e discussioni languono inosservati. Così Larry Page, gran capo della società, ha stabilito che tutti i servizi di BigG, d’ora in poi, riporteranno in un modo o nell’altro a Plus . Quel che da mesi succede con Gmail, accadrà anche per YouTube, GMaps, Images e altri. Gli utenti verranno in pratica cooptati verso il social network, anche attraverso la creazione di un account unico per tutte le funzionalità. Il tutto per attirare pubblicità, attraverso una maggiore presenza degli internauti e dei loro dati, come sempre in pasto agli investitori.
Google+ passa all’attacco, rastrellando utenti

Guarda anche: