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21 Luglio 2014 | Innovazione

Google pronta a ghettizzare le app freemium

Niente più applicazioni con all’interno contenuti a pagamento catalogate nella categoria dei software gratuiti: questa la nuova politica di Play Store di Google , che ha deciso di fare maggiore chiarezza tra i programmi offerti agli utenti di Android, onde evitare fraintendimenti e ulteriori cause per informazione scorretta. Sino a oggi, le app freemium (servizi, videogame o altro) erano indicizzate come non a pagamento , ma poi – per essere sfruttate a pieno – necessitavano di aggiornamenti a pagamento da acquistare direttamente all’interno dell’applicazione, con un semplice click. Questa funzionalità aveva sorpreso diversi clienti e aveva portato a migliaia di acquisti inconsapevoli da parte di minori, costati a Google una class action, risolta a suon di risarcimenti milionari. La mossa della compagnia statunitense fa felice anche l’Unione europea , che tramite il commissario all’Agenda digitale Neelie Kroes si dice “estremamente aperta all’innovazione nel settore delle app [purché] i realizzatori comprendano e rispettino le normative Ue nello sviluppo dei loro modelli commerciali” .

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