Le schermaglie con il governo cinese su censura, libertà e mercato web non aiutano Google a conquistare utenti nell’estremo oriente. La compagnia di Mountain View patisce in particolar modo la concorrenza di Baidu , motore di ricerca made in Pechino che, nel primo trimestre dell’anno in corso, ha catalizzato le richieste del 64% degli internauti locali (+5,6% rispetto al dicembre 2009). Google ha perso invece terreno, passando dal 35,6% al 30,9% delle ricerche totali cinesi. I dati raccolti dalla società asiatica Analysis International testimoniano delle difficoltà del colosso internet americano che, a causa delle dispute con le autorità di Pechino, lo scorso 22 marzo ha deciso di spostare la propria sede operativa dalla capitale a Hong Kong.
Google stenta in Cina, Baidu cresce

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