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14 Maggio 2007 | Attualità

Google vuole rimanere in Cina a tutti i costi

Il colosso dei motori di ricerca Google ha votato contro una proposta anti-censura che tutela la libertà di espressione su internet. Il voto negativo espresso degli azionisti in occasione di un’assemblea generale si deve alla possibilità di chiusura del portale Google.cn. Il sito si è infatti auto-censurato nel paese dove la libertà sul web è ancora una utopia. La soluzione era stata presentata dai fondi di pensione della città di New York. “Google deve fare degli sforzi per non diventare complice di un certo numero di abusi in materia di diritti dell’uomo”, ha spiegato un rappresentante di New York Pension Fund. “Chiudere Google.cn non è la cosa giusta da farsi in questo momento”, si è difeso David Drummond, vice presidente dello sviluppo corporale di Google. La proposta è stata sottoposta anche agli azionisti di Yahoo! che dovranno esaminarla prossimamente.

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