I tentativi del governo pachistano di bloccare l’accesso al sito di user-gerated content YouTube per impedire la diffusione di contenuti offensivi per l’Islam hanno mandato in tilt la popolare pagina web in mezzo mondo. Google, proprietario di YouTube, ha spiegato che la fonte del blocco sono stati “protocolli internet sbagliati” originati in Pakistan da un fornitore di servizi che, su ordine del governo, ha bloccato il sito. I provider coinvolti nella decisione governativa, attivata tramite l’autorità locale delle Telecomunicazioni (Pta), sono stati 70. Sono stati bloccati per il medesimo motivo anche altri siti, rei di aver pubblicato immagine offensive.
Governo pakistano manda in tilt YouTube

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