Gli attivisti per i diritti digitali in Gran Bretagna protestano a gran voce contro il piano governativo di sperimentazione del voto elettronico alle prossime elezioni locali. Secondo Open rights group (ORG) il voto espresso via computer mina l’integrità delle elezioni e rende più facile eventuali manipolazioni dei risultati finali. La risposta del governo britannico non si è fatta attendere e cerca di allontanare qualsiasi dubbio sulla regolarità del voto, tanto da prendere in considerazione nuove strumentazioni al posto delle contestate Diebold che hanno suscitato parecchi dubbi dopo le elezioni negli Usa. Gli enti locali coinvolti dal test pilota saranno 13. Il voto attraverso internet e attraverso il telefono saranno le modalità affiancate al classico seggio elettorale. Si tratta di prove generali fanno sapere dal dipartimento per gli Affari istituzionali.
Gran Bretagna divisa sul voto elettronico

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