Giornalisti greci di nuovo sul piede di guerra. Continua la protesta contro la chiusura del gruppo editore del quotidiano conservatore Eleftheros Typos. Lo sciopero di giovedì 2 luglio è stato dichiarato per invitare governo, partiti politici e imprenditori ad “assumersi le proprie responsabilità” , come dice un comunicato stampa a riguardo. La sospensione dal lavoro, promossa dall’Associazione dei giornalisti ateniesi (Eshea), è culminata con una dimostrazione davanti al parlamento, e ha fatto seguito alla sospensione di 24 ore di tutta l’informazione nazionale attuata la scorsa settimana. Sono oltre 450 i posti di lavoro a rischio in quest’operazione: l’Eshea sottolinea che “ giornalisti e dipendenti dei media non vogliono diventare i capri espiatori di giochi affaristici”
Grecia, giornalisti di nuovo in subbuglio

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