In occasione dell’Hamburger Day, diffusi dati sul goloso panino e lanciato un libro ad hoc di un concorrente di Masterchef Italia
L’Italia, si sa, è orgogliosa delle sue tradizioni culinarie ma è anche molto aperta alle suggestioni internazionali. Fra queste, l’hamburger è una delle più apprezzate: secondo i dati resi noti da Carni Sostenibili in occasione dell’Hamburger Day dello scorso 28 maggio, in Italia si consumano infatti più di 250 milioni dei golosi panini a base di assemblati di carne trita, insalata, pomodori, salse varie e formaggio.
Per chi ha una certa età gli hamburger hanno sicuramente un merito indiscusso: aver trasformato quella che un tempo era una triste “svizzera” in un momento di assoluta golosità. Certo, le versioni industriali non sono sempre il massimo della soddisfazione e della salubrità, ma quando si trova il ristorante giusto, l’hamburger è davvero un piacere (non ce ne abbiano vegani e vegetariani).
L’associazione italiana senza scopo di lucro che rappresenta tutte le filiere della lavorazione e trasformazione delle carni (bovine, suine e avicole) ha creato anche una guida d’autore sul prodotto insieme a Nicola Longanesi, chef della 12ª edizione di MasterChef Italia. I consigli sono vari, dalla scelta della carne a quella del pane, che può essere anche la rosetta nostrana, ma quello che stupisce più di tutti: l’hamburger “non si mangia al sangue”. Cuocetelo bene!
di Daniela Faggion