Un libro celebra i vincitori della kermesse canora italiana famosa nel mondo, con interviste e contributi di conduttori e direttori artistici
Il Festival di Sanremo è alle porte (11-15 febbraio 2025) e tutto il mondo si prepara a puntare gli occhi, ma soprattutto le orecchie su quello che passerà sul palco del teatro Ariston, nell’amena località di villeggiatura nel Ponente ligure. Il Festival, però, vive anche durante il resto dell’anno, con gli appassionati di musica che mettono in fila storie e memorie relative alla kermesse canora più famosa d’Italia.
Fra le tante raccolte di ricordi c’è il libro Ho vinto il festival di Sanremo – Special Edition 75esimo Sanremo, di Marco Rettani e Nico Donvito: i due autori hanno aggiornato la loro raccolta di racconti di 34 vincitori del festival con nuove interviste e con tre contributi importanti come la prefazione a cura di Carlo Conti, conduttore e direttore artistico di quest’anno, la postfazione di Amadeus, che conduttore e direttore artistico è stato per cinque edizioni consecutive, dal 2020 al 2024, e una lettera di Pippo Baudo, che con alterne fortune ha condotto negli anni 13 edizioni del festival. Un vero e proprio record.
Quali sono gli artisti che si trovano nel libro perché negli anni hanno potuto dire: “Ho vinto il Festival di Sanremo!”? L’elenco è nutrito: Tony Dallara, Tony Renis, Gigliola Cinquetti, Bobby Solo, Iva Zanicchi, Nicola Di Bari, Peppino Di Capri, Gilda, Maurizio Nuti (Homo Sapiens), Piero Cassano (Matia Bazar), Silvia Mezzanotte (Matia Bazar), Riccardo Fogli, Tiziana Rivale, Al Bano, Angela Brambati (Ricchi e Poveri), Angelo Sotgiu (Ricchi e Poveri), Enrico Ruggeri, Fausto Leali, Dodi Battaglia (Pooh), Red Canzian (Pooh), Roby Facchinetti (Pooh), Marco Masini, Riccardo Cocciante, Aleandro Baldi, Alessandra Drusian (Jalisse), Fabio Ricci (Jalisse), Annalisa Minetti, Peppe Servillo (Avion Travel), Alexia, Simone Cristicchi, Lola Ponce, Marco Carta, Valerio Scanu, Roberto Vecchioni, Gaetano Curreri (Stadio), Francesco Gabbani, Ermal Meta, Diodato e Angelina Mango.
«Il Festival di Sanremo, simbolo della musica e dello spettacolo italiano, non è solo una rassegna canora – afferma Marco Rettani – ma un riflesso della vita e della carriera degli artisti che vi partecipano. Attraverso le testimonianze di trentaquattro vincitori, emerge un racconto che intreccia storie personali e cambiamenti del Paese. Pippo Baudo lo definisce un rito collettivo e uno specchio della società italiana, capace di riflettere gioie, dolori ed evoluzioni, rappresentando un vero Inno di Mameli per la cultura nazionale».
di Daniela Faggion