La rimozione di 37.000 posti di lavoro e 2,1 miliardi di dollari di perdite economiche, questi i pesanti numeri lasciati in eredità dallo sciopero degli autori e degli sceneggiatori, che ha messo in ginocchio l’industria cinematografica hollywoodiana lo scorso inverno. La valutazione è stata fatta da Milken Institute. Il rapporto ha anche evidenziato che i 100 giorni di stop hanno incoraggiato la recessione economica del paese. “Nonostante lo sciopero sia finito a febbraio, gli effetti sono destinati a ripercuotersi su tutto il resto dell’anno”, ha spiegato Kevin Klowden, autore del rapporto. Lo sciopero precedente del Wga, durato cinque mesi nel 1988, era finito in una perdita di 500 milioni di dollari, in un’epoca in cui lo show business impiegava 80.000 persone.
Hollywood non riesce a scrollarsi di dosso lo sciopero

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