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18 Novembre 2008 | Economia

Hp oltre le previsioni degli analisti

Mentre tutti parlano di crisi e fanno i conti, letteralmente, con una situazione preoccupante, Hewlett-Packard, il colosso californiano dei computer e delle stampanti, ha annunciato che gli utili dei tre mesi terminati a ottobre e quelli dell’intero anno fiscale del 2009 saranno migliori delle stime degli analisti. Le previsioni di HP fanno parlare soprattutto per il momento di crisi nera e di utili in calo delle aziende americane . Il gigante americano prevede di avere riportato nel trimestre terminato il 31 ottobre utili per azione di 84 centesimi, e di 1,03 dollari su base operativa, meglio delle attese del consensus, pari a 1 dollaro su base proforma. Merito, stando alle stesse dichiarazioni di Hewlett Packard, della presenza di alcuni fattori, quali “una base diversificata di clienti, un ampio portafoglio, un’offerta (di prodotti) globale e numerose iniziative sul fronte dei costi”. Il colosso ha parlato anche di un aumento del fatturato nel trimestre pari al 19% su base annuale a 33,6 miliardi di dollari , (meglio dunque dei 33,09 miliardi di dollari attesi), o del 16% escluso l’impatto dei rapporti di cambio. In questo caso, il merito è anche della recente acquisizione di Electronic Data Systems, completata ad agosto per 13,9 miliardi di dollari. Escludendo l’effetto di EDS, il fatturato di HP sarebbe infatti cresciuto di appena il 5%, o del 2% escludendo gli effetti del rapporto di cambio. Guardando all’intero anno fiscale del 2009, HP prevede un attivo per azione compreso tra 3,88 e 4,04 dollari per azione su un fatturato tra 127,5 miliardi e 130 miliardi di dollari ; anche in questo caso le stime sono più ottimistiche rispetto a quelle formulate dagli analisti, se si considera che il consensus prevede un utile per azione di 3,85 dollari per azione su un giro d’affari di 135,06 miliardi. Previsioni meno confortanti invece sul trimestre in corso, che per HP corrisponde al primo trimestre fiscale. In questo caso le stime sono per utili proforma compresi tra 93 e 95 centesimi per azione su un fatturato tra 32 e 32,5 miliardi di dollari; il consensus prevede un utile per azione di 93 centesimi e un giro d’affari di 33,73 miliardi. HP ha motivato le sue previsioni caute con il recente rally del dollaro, che taglierà il fatturato di questo trimestre di quasi 5 punti percentuali. Nonostante questo, è innegabile che HP si confermi una parentesi positiva rispetto ad altri giganti hi-tech. Intel,il colosso dei chip numero uno al mondo, ha per esempio tagliato le stime sugli utili e sul fatturato del quarto trimestre mentre Cisco Systems, il colosso delle infrastrutture network, ha ammesso di aver assistito a un forte calo degli ordinativi nel mese di ottobre. Intervistato dal Wall Street Journal, Richard Kugele, analista di Needhmam si è così espresso, nel descrivere il segreto del successo dell’azienda. ” HP alla fine dispone di una diversificazione sia geografica che di prodotti e ha a disposizione diverse opzioni di tagli sui costi, soprattutto dopo (l’acquisto di EDS), tale da poter affrontare gli ostacoli che si stanno presentando “.

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