Le pubblicità online di una recente campagna della Mercedes Benz sono state viste più da software fraudolenti che da esseri umani. E’ quanto si legge sul Financial Times , secondo cui gli spot sono finiti all’insaputa del committente su siti che fanno lievitare in modo truffaldino le visualizzazioni dei navigatori, aumentando così i loro ricavi pubblicitari. Lo ha scoperto la Telemetry, che su un campione di 365mila impressions ha trovato il 57% di falsi . Secondo la Mercedes, la proporzione delle impressions sospette riguarda al massimo il 6% del totale della sua campagna online e ha anche detto che l’agenzia responsabile dell’errore, la Rocket Fuel, “ha già rimborsato quanto speso per le false visualizzazioni “. L’agenzia dal canto suo sostiene però che il campione esaminato da Telemetry “è troppo piccolo” e che “non è sicura che le cifre siano corrette al 100%”. L’incidente riporta comunque l’attenzione su un settore, quello della pubblicità online, da 120 miliardi di dollari che cresce del 15% l’anno e che è preso sempre più di mira dai truffatori informatici che realizzano facili guadagni utilizzando tecniche sempre più sofisticate per simulare il comportamento dell’utente umano e ingannare così i programmi di rilevamento delle campagne pubblicitarie.
I click per Mercedes sono falsi

Guarda anche: