Rcs Mediagroup ha chiuso il primo trimestre del 2014 con dati negativi : l’editore lombardo ha registrato perdite pari a 53,9 milioni di euro, dimezzate rispetto ai 107,1 milioni di un anno fa ma comunque ingenti. In calo del 7,8%, a 262,9 milioni di euro, anche i ricavi consolidati. La compagnia ha dichiarato che i risultati sono in linea con le aspettative e con il piano industriale lanciato definitivamente alla fine dell’autunno 2013, quando l’amministratore delegato Pietro Scott Jovane aveva preannunciato tagli alle attività (con la dismissione del comparto magazine) e la vendita di alcune proprietà immobiliari (tra cui la ede storica di via Solferino). I segnali positivi, però, latitano , considerato anche il passo indietro delle entrate pubbcitarie, che per il periodo gennaio-marzo ammontano a 101,1 milioni di euro (-6,4%), e l’incremento dell’indebitamento finanziario netto, arrivato a 520,8 milioni di euro (+9,8%). Le previsioni della società restano negative per tutto il 2014, anche se a fine anno dovrebbero registrarsi miglioramenti rispetto al 2013.
I dolori di bilancio raffreddano la primavera Rcs

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