Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

17 Maggio 2021 | Ambiente

I falchi pellegrini amano le città italiane anche nei contesti urbani

Gli edifici urbani assomigliano alle pareti di roccia, luogo ideale per la loro riproduzione, e il cibo è presente in abbondanza: lo dimostrano Giò e Giulia, la coppia di falchi pellegrini che vive sul Pirellone a Milano. Ma non solo, coppie di rapaci nidificano anche a Roma, Bologna, Perugia, e nel grandi città in Inghilterra, Baviera e Australia.

Un nido con vista mozzafiato a 125 metri d’altezza, in cima al Grattacielo Pirelli, uno dei simboli di Milano. E’ il rifugio di Giò e Giulia, una coppia di falchi pellegrini urbani che ogni anno, tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, torna in cima al grattacielo per “mettere su famiglia”.

Il primo avvistamento dei rapaci in cima al Grattacielo Pirelli risale ad aprile 2014, la coppia è stata individuata durante alcuni lavori di manutenzione sul tetto dell’edificio. Qualche tempo dopo è stato costruito un nido artificiale, una vasca in legno con un letto di ciottoli alla base adatta a ospitare la cova dei falchi, e proprio in corrispondenza del nido sono state installate due webcam che permettono di osservare Giò e Giulia in diretta streaming 24 ore su 24.

I falchi pellegrini del Grattacielo Pirelli sono ormai delle celebrità a Milano. Sin dalla prima covata osservata in diretta nella primavera del 2017, Giò e Giulia sono stati adottati virtualmente da tanti milanesi che ogni anno seguono tutte le fasi della riproduzione: dalla danza di corteggiamento, alla deposizione delle uova, dalla nascita dei piccoli fino al primo volo.

Anche quest’anno Giò e Giulia, i cui nomi sono ispirati a quelli dell’architetto Giò Ponti e di sua moglie, sono tornati al nido. Giulia ha deposto tre uova e il 10 aprile hanno iniziato a schiudersi. Adesso il nido ospita i tre pulli in crescita, due femmine e un maschio: Beatrice, Aria e Dante. I nomi sono stati scelti attraverso un sondaggio al quale hanno partecipato più di 600 persone (fonte: Regione Lombardia).

Giò e Giulia sono solo due tra i moltissimi falchi pellegrini che hanno costruito nidi in una grande città in cima a grattacieli, campanili, cupole e torri. Milano non è la sola in cui sono state allestite delle webcam per seguirne la vita quotidiana. A Roma, ad esempio, ci sono tre webcam attive: una si trova sulla cupola del complesso del Buon Pastore, in zona Bravetta, un’altra in cima a una torre piezometrica a Salone e una terza sulla torre del centro idrico ACEA di Monte Mario. Ci sono webcam puntate su nidi di falchi anche in Inghilterra, ad esempio sulla cattedrale di Wakefield e su quella di Salisbury, dove la presenza di falchi pellegrini è documentata fin dall’Ottocento; su una torre del castello imperiale di Norimberga, in Baviera; su un grattacielo di Baltimora, negli Stati Uniti; e su una torre piezometrica australiana. In passato coppie di falchi erano state osservate anche sulla Lanterna di Genova, a Bologna su una torre del Fiera District e su un davanzale del campanile di San Petronio, e a Foligno, in provincia di Perugia (fonte: Il Post).

I falchi pellegrini si trovano bene nelle città principalmente per due motivi. La prima è l’architettura: nelle città sono presenti molte strutture che hanno delle caratteristiche in comune con le pareti di roccia sulle quali i falchi solitamente nidificano. Permettono di avere una buona visuale dall’alto e di tenere i piccoli protetti da eventuali attacchi. La seconda ragione è che le grandi città sono piene di cibo adatto a loro, cioè una grande abbondanza di piccioni tutto l’anno e, in alcune stagioni, molti uccelli migratori.

(foto: Ansa)

di Elena Arfani

Guarda anche:

Progetto K2-70, il CAI promuove la prima missione glaciologica sul K2

Un team italo pakistano studierà per la prima volta neve e ghiaccio del Karakorum per comprendere gli impatti dei cambiamenti climatici sulla regione asiatica e preparare una futura missione Ice...

Venezia adotta un codice deontologico per gli operatori turistici

Proporre itinerari alternativi per Piazza San Marco; utilizzare auricolari per l’ascolto delle spiegazioni delle guide; consigliare al turista di tenere la destra nelle calli per evitare intralci al...

Parte a Milano la misurazione del contributo degli alberi su inquinamento e raffrescamento

"Tra gli effetti tangibili del riscaldamento globale ci sono le migliaia di persone che ogni anno nelle città italiane sono vittime del caldo. L’unico modo per raffreddare le città sono gli alberi”....