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11 Marzo 2009 | Attualità

I forum non sono come la stampa, parola di Cassazione

La Corte di Cassazione ha confermato il sequestro di alcune pagine online dove erano stati pubblicati commenti offensivi verso la religione cattolica, ribadendo le differenze tra forum internet e carta stampata, almeno per quanto riguarda le tutele sulla libertà di stampa. Qualsiasi sito non registrato come testata giornalistica, d’ora in poi, potrà subire lo stesso tipo di trattamento : blog, forum, social network, dovranno tenere conto della sentenza appena depositata  e comportarsi di conseguenza. Le radici della vicenda affondano fino al novembre del 2006: sul forum ‘Dì la tua’ del sito Aduc, a seguito di inchieste giornalistiche e noti fatti di cronaca, vengono pubblicati alcuni messaggi dal tono arrabbiato contro i preti pedofili. Qualche insulto, espressioni pesanti. Dopo pochi giorni, ecco arrivare ai gestori del sito la denuncia dell’associazione Mater Onlus di don Fortunato di Noto, che contestava la violazione dell’articolo 403 del codice penale (offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone). L’intero forum viene posto sotto sequestro per tutto il 2007, 700 pagine completamente inaccessibili per utenti e internauti. Successivamente, Aduc riesce a ottenere l’oscuramento dei soli messaggi incriminati: “ lcuni messaggi contenevano insulti, altri no. Ma a noi preme evidenziare che non è giusto che esistano libertà di serie A e di serie B . Che un normale cittadino non possa scrivere su internet quello che un giornalista può dire liberamente – dicono i gestori del sito – Per questo andremo avanti: ci rivolgeremo alla Corte europea dei diritti dell’uomo a Strasburgo ” La battaglia si annuncia aspra, ma tocca un nervo scoperto nella regolamentazione e nella considerazione socio-civile di internet e dei suoi spazi. La questione riguarda la discriminazione del mondo online: s iti web, chat, forum, news group non godono al momento della tutela (né degli obblighi) riservata alla carta stampata e agli spazi dichiaratamente giornalistici, e possono quindi essere più facilmente oscurati e posti sotto sequestro. La Cassazione ha precisato nella sentenza che i forum sono “ una semplice area di discussione dove qualsiasi utente o gli utenti registrati sono liberi di esprimere il proprio pensiero ma non per questo il forum resta sottoposto alle regole e agli obblighi cui è soggetta la stampa (come indicare un direttore responsabile per registrare la testata) o può giovarsi delle guarentigie in tema di sequestro che la Costituzione riserva solo alla stampa ” Per qualche esperto, però, le disavventure di Aduc sono una buona notizia per il mondo web, e non minano la libertà di espressione ma anzi esonerano gli utenti internet dagli obblighi della legge sulla stampa . Ciò significa non avere l’obbligo di registrare il proprio sito in tribunale e non aver bisogno di un direttore responsabile. Ma, soprattutto, viene chiarito come non ci sia obbligo di controllo su quanto pubblicato da chi commenta su blog o forum : gli unici responsabili per eventuali ingiurie e diffamazioni sono dunque gli stessi commentatori, e non i gestori degli spazi online. Resta da vedere come evolverà la complessa vicenda del rapporto tra diritti/doveri di stampa e internet: qualcuno, quanto alla diffamazione, vorrebbe applicare la legge sulla stampa a ogni sito, indistintamente (proposta Carlucci); altri vorrebbero i blog come vere e proprie testate, al fine di applicare una regolamentazione più stretta all’opinione via internet. Gli internauti più indipendenti rifuggono invece ogni comparazione con i giornali standard, e ribadiscono l’assurdità della prassi giudiziaria di sequestrare un sito intero per la sola presenza di alcuni messaggi ingiuriosi. Ecco riproporsi l’ambivalenza del web: spazio di espressione e circolazione delle idee anche laterali, o rigida interfaccia dell’informazione ufficiale?  

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