Le continue voci sulla vendita da parte di Rcs del suo ramo Periodici stanno infastidendo i lavoratori della compagnia. I giornalisti dell’editore milanese, che da mesi devono convivere con i nomi dei possibili acquirenti, ieri hanno reso noto il proprio dissenso con un comunicato interno in cui si invitavano azionisti e vertici aziendali a chiarire le proprie intenzioni. I giornalisti di Rcs Periodici hanno si sono detti “ indignati per il colpevole silenzio di azionisti e vertici aziendali sulle voci di vendita di una parte delle nostre testate. Silenzio che oggi appare ancora più sconcertante alla luce delle notizie di cronaca sull’arresto di Luigi Bisignani, faccendiere piduista, nelle ultime ore coinvolto in un’altra inchiesta su una presunta organizzazione criminale, la P4. Bisignani è uomo legato alle aziende dei Fratelli Farina, accreditati tra i possibili acquirenti del pacchetto di giornali della periodici” L’incertezza sul futuro prossimo delle riviste Rcs, secondo i dipendenti, penalizza l’azienda e rischia di mettere a repentaglio la sua reputazione. Il rischio, solo paventato nel comunicato dei giornalisti, è quello di rivivere l’incubo di inizio anni Ottanta, con l’editore invischiato nello scandalo P2 e a rischio fallimento. Anche per questo, conclude la missiva dei dipendenti, “i giornalisti della Rcs Periodici sono in assemblea permanente e si riservano ulteriori forme di mobilitazione a tutela e garanzia dell’occupazione, dell’indipendenza e dell’autonomia professionale”
I giornalisti di Rcs Periodici in agitazione

Guarda anche: