Avevano annunciato una protesta massiccia e così sarà: i giornalisti del gruppo Rcs incroceranno le braccia per dieci giorni, dall’1 all’11 marzo , per dichiarare la loro opposizione al piano di ristrutturazione della compagnia annunciata nei giorni scorsi. Alle penne dell’area quotidiani, che già aveva previsto lo sciopero, si uniranno quelle dell’area periodici , la più colpita dai tagli. Il progetto dell’amministratore delegato Scott Jovine prevede 800 esuberi in Italia e Spagna, nonché la dismissione di dieci magazine e l’abbandono della sede storica del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport. “Cancellare 800 posti di lavoro (l’80% dei quali in Italia) e un pezzo straordinariamente prezioso della storia culturale del nostro Paese e della nostra democrazia” , protestano i sindacati, che chiedono alle istituzioni “una presa di posizione chiara ed esplicita contro le sciagurate scelte annunciate dal primo gruppo editoriale italiano” .
I giornalisti di Rcs scioperano per dieci giorni

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