Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

15 Maggio 2023 | Ambiente, Disinformational

I media nella trappola del greenwashing

Un’indagine di Greenpeace e Osservatorio di Pavia relativa al 2022 indica che in Italia quotidiani, telegiornali e programmi Tv non affrontano adeguatamente la crisi climatica.

Di crisi climatica si parla sui giornali, in radio, alla Tv, online. Ma non abbastanza, secondo Greenpeace Italia che con l’Osservatorio di Pavia, un istituto di ricerca specializzata nell’analisi della comunicazione, ha realizzato un’indagine dei media nazionali in relazione al problema ambientale.

Il metodo di analisi sulle Tv

Lo studio è stato condotto nel corso del 2022 esaminando ogni quattro mesi tutte le edizioni di prima serata dei TG e un campione di sei trasmissioni televisive di approfondimento sui canali Rai, Mediaset e La7. Per la precisione, si tratta dei programmi Unomattina, Cartabianca, Mattino5, Quarta Repubblica, L’Aria che tira e Otto e mezzo. Secondo i risultati emersi, la crisi climatica fatica a trovare spazio nelle pagine dei giornali e nei palinsesti televisivi nel nostro Paese.

L’analisi dei quotidiani “intrappolati”

Per quanto riguarda la carta stampata, l’indagine ha preso in esame gli articoli pubblicati dai cinque quotidiani più diffusi: Corriere della Sera, la Repubblica, Il Sole 24 Ore, Avvenire, La Stampa. Lo studio ha infine monitorato le pubblicità delle aziende energetiche, del settore automotive, delle compagnie aeree e crocieristiche nei cinque quotidiani. Greenpeace ha titolato gli esiti come “Classifica degli intrappolati”, per denunciare in maniera inequivocabile la dipendenza del giornalismo italiano dai finanziamenti delle aziende inquinanti.

Qualche risultato

Qualche dettaglio messo in evidenza dallo studio:  nel corso del 2022, i cinque quotidiani analizzati citano la crisi climatica in 1.733 articoli, di cui solo il 30,1% la tratta in modo specifico. Avvenire è il quotidiano con il maggior numero di articoli pertinenti (2,9 al giorno). Poco più di 1 articolo su 5 mette in evidenza le cause della crisi climatica (22,4%). Tra i Tg televisivi, il TG1 è il notiziario con il maggior numero di notizie pertinenti (183), Studio Aperto quello con la maggior frequenza in proporzione alle notizie complessivamente trasmesse (2,5%). Nell’ambito dei programmi Tv, infine, Unomattina è il quello con il maggior numero di puntate dedicate (90), Cartabianca è la trasmissione con la maggior frequenza in proporzione alle puntate complessivamente trasmesse (39%).

L’analisi sarà ripetuta anche nel 2023, con l’obiettivo di sollevare un dibattito pubblico sulla necessitò di liberare i media italiani dai ricatti del greewashing e consentire ai cittadini un’informazione corretta sui cambiamenti climatici.

Il report completo di Greenpeace e Osservatorio di Pavia è disponibile qui.

Di Valentina Colombo

Foto: osservatorio.it

Guarda anche:

Euroflora 2025, la floricoltura in mostra a Genova

A Genova, città portuale e storica nel Nord Italia, si svolge uno dei maggiori eventi florovivaistici europei: Euroflora con 400 espositori e 154 giardini nel nuovo distretto marittimo della città...
Lucio Corsi

Musica, strumenti e parole: ecco l’Eurovision di Lucio Corsi

«Stessa linea che abbiamo portato al Festival di Sanremo anche perchè in due mesi non possiamo aver cambiato così tanta visione delle cose sul pezzo e poi è perchè è quello che ci interessa, ci...
sheep-MGosv1830

In Toscana una scuola per pastori

Sono donne sei degli otto studenti, tutti fra i 21 e i 33 anni In alcune culture, ci sono saperi che vengono tramandati di padre in figlio, o di fratello maggiore in fratello minore. In altre...