Il giorno del giudizio, o quasi, è arrivato: il blog Listaouting ha infine pubblicato i nomi dei politici italiani omosessuali ma accusati di essere omofobi. Dieci nominativi in ordine alfabetico “per riportare un po’ di giustizia in un paese dove non hanno alcun tipo di difesa rispetto agli insulti e agli attacchi quotidiani da parte di una classe politica ipocrita e cattiva” Critiche all’operazione sono giunte da più parti. Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay , parla di “operazione ridicola: non è outing, è gossip. Una pagina da operetta: la strombazzatissima lista di politici gay omofobi non contiene nessuna prova, nessuna evidenza della loro omofobia, nessun dossier, nessuna fonte verificata o verificabile” . Secondo Franco Grillini , invece, “è sbagliato fare una lista di nomi violando la privacy delle persone” . La trovata lascia il tempo che trova ed è di dubbia utilità anche per il sostegno delle cause sui diritti civili degli omosessuali. Ad essere smascherata, ancora una volta, non è la natura ipocrita di chi agisce da omofobo pur essendo in privato omosessuale, ma solo orientamento sessuale, in un circolo di banalità da cui è difficile uscire e in cui si confondono natura sessuale e natura (e rappresentanza) politica. Un circolo in cui internet, tra operazioni pirata e ciance anonime, assomiglia molto alla piazza di un piccolo paese, che di libertario e progressista ha ben poco.
I politici gay-omofobi svelati dal web

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