La protesta dei giornalisti pubblicisti contro la Rai prosegue . Gli iscritti all’ordine hanno contestato il bando di gara per l’assunzione di cento cronisti da parte del servizio pubblico , in cui si chiedeva come condizione minima l’iscrizione all’abo dei professionisti. Secondo i pubblicisti, questa postilla sarebbe discriminante e non giustificata da reali competenze necessarie per svolgere il lavoro in Rai. Non ci sarebbe dunque motivo di privilegiare i professionisti: della questione si occuperanno i tribunali competente, che verranno chiamati in causa a breve.
I pubblicisti impugnano il bando Rai: discriminante

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