Mercoledì sera più di nove milioni e mezzo di italiani hanno assistito alla finale di Champions League fra Machester e Barcellona su Raiuno. Il primo canale della tv di Stato ha ottenuto uno share del 36,14%, nonostante nessuna delle due compagini che si davano battaglia per il titolo di Campione d’Europa sventolasse la bandiera tricolore. La stessa sera Raitre ha trasmesso le conferenze stampa di presentazione dei candidati alle elezioni europee. In questo caso, nonostante si parli di un contesto sovranazionale, in gioco ci sono individui e interessi legati alle sorti dello Stivale. La terza rete della tv di Stato ha coinvolto a stento 700.000 spettatori (2,58% di share), nella prima parte della serata, per scivolare a 409.000 utenti (1,51%) nella seconda. Nessuno avrebbe scommesso su un risultato diverso e i due eventi hanno ovviamente un impatto mediatico di portata differente, ma è il divario abissale che merita una riflessione : l’Italia segue e seguirà sempre il pallone, anche se la traiettoria non la coinvolge in maniera diretta, e non è interessata al dibattito politico. Quello che, in teoria, dovrebbe orientare il voto. A proposito, ha vinto il Barcellona 2 a 0.
I riflettori italiani accesi sull’Europa (del calcio)

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