Dopo i 7.500 dipendenti lasciati a casa da Motorola, tira brutta aria per 1.570 lavoratori in forze a Ibm nella divisione computer services degli Stati Uniti. I licenziamenti operati da Ibm tendono a un taglio dei costi e portano a 3.700 il numero di posti di lavoro soppressi quest’anno dalla società nella divisione servizi, che conta circa il 50% delle entrate della società ma i cui profitti si sono contratti. Ibm, che contava 355.766 dipendenti alla fine del 2006, aveva annunciato il 17 aprile un piano per il taglio dei costi negli Stati Uniti dopo avere registrato una domanda più debole per i suoi prodotti e servizi nel primo trimestre.
