Gli studi avanzati sulle funzioni cerebrali potrebbero essere giunti a una svolt a: un consorzio europeo composto da scienziati italiani, tedeschi e israeliani ha sviluppato un microchip capace, una volta impiantato nel cervello, di comunicare con i neuroni. Il silicio al servizio della scienza medica , dunque, con chip di ultima generazione a forma di ago, rivestito di diossido di titanio, biocompatibile e perciò in grado di essere installato direttamente nel cervello. La nuova tecnologia, sviluppata nell’ambito del progetto CyberRat finanziato dall’Ue , permette di avere immagini ad alta definizione delle regioni cerebrali e di interagire con i neuroni in attività che saranno utili per le terapie contro malattie come il morbo di Parkinson: “La tecnica ha consentito di stabilire con i neuroni una comunicazione bi-direzionale: da cervello a chip, registrando l’attività neuronale, e da chip a cervello stimolandola” , dicono i ricercatori. I computer ora fanno medicina.
Il cervello non ha più segreti, grazie a un chip

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