Il San Francisco Chronicle, un pezzetto importante della storia dell’editoria americana, rischia di fallire e quindi di scomparire. Il giornale, che è il più diffuso quotidiano della California del nord con circa 350 mila copie, ha annunciato che, se non riuscisse a ridurre drasticamente i propri costi di gestione, potrebbe chiudere a breve. Hearts Corp., l’editore, ha precisato ieri che il numero dei dipendenti subirà importanti riduzioni e che il Chronicle potrebbe seguire le infelici orme del Seattle Post-Intelligencer, altra testata del gruppo che chiuderà entro la fine di aprile. Un’altra possibilità può essere la vendita a gruppi concorrenti , anche se in questo periodo di recessione difficilmente si troverà un editore che voglia farsi carico dei debiti. Il quotidiano di San Francisco ha raccontato (nei suoi 144 anni di storia) la corsa all’oro e alla frontiera del West, la Grande depressione, i colori acidi del Flower Power dei ‘60. E dopo essere sopravvissuto a terremoti devastanti (come quello del 1901) sarà probabilmente estinto dalla drammatica crisi del nuovo millennio, che sembra voler mietere vittime prestigiose tra la debolissima editoria a stelle e strisce.
Il Chronicle di San Francisco a rischio chiusura

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