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15 Gennaio 2009 | Attualità

Il cinema cinese cambia volto e cresce del 27%

I nuovi Cineplex di Shanghai e delle altre metropoli cinesi hanno registrato in questo periodo di crisi economica un’affluenza di spettatori molto alta. Incassi per mezzo miliardo di euro nel 2008 e la Cina sale al decimo posto nella classifica internazionale dei mercati cinematografici. Nei periodi di ristrettezza economica il cinema diventa una delle poche macchine dell’industria del divertimento accessibile a tutti. Ristrettezze di qualsiasi tipo, economiche, politiche o ideologiche che siano, fanno aumentare il valore di 1h e 30 minuti di sogno cinematografico. Dal 2007 al 2008 l’incremento dell’affluenza al cinema è stato del 27% a dispetto di vari altri consumi in netto calo, anche se il dato non è da riferirsi solo alla crisi economica in corso perché la crescita cinematografica cinese è già in atto da almeno cinque anni con valori intorno al 20%. Il cinema in Cina si sta trasformando da strumento di propaganda a fonte di guadagno per produttori, investitori e da qualche anno anche banche (China merchants bank, Bank of Beijing e Shenzhen).

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