Il pubblico cinematografico si è frantumato secondo una ricerca condotta dall’istituto demoscopico Doxa commissionata da Anica e Direzione generale per il cinema. Il cinofilo usa mezzi sempre più diversi per la fruizione: sala, consumo domestico e, in misura sempre crescente, il computer. La ricerca è stata condotta nel 2005 con un ampio spettro di interviste telefoniche. Le nuove tecnologie, come l’Adsl, fanno però impennare il fenomeno della pirateria. Esiste uno zoccolo duro di spettatori-consumatori che privilegia il grande schermo, ma cerca il cinema ovunque e con sorprendente frequenza: è un pubblico prevalentemente giovane, che ha coscienza dei problemi della pirateria, ma rivendica il diritto di utilizzare i nuovi mezzi della fruizione.
Il cinema ovunque e il rischio pirateria

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