Due anni fa dopo un disastroso terremoto Haiti fu colpita da un’ epidemia di colera che costò la vita a più di 6.500 persone e ne contagiò quasi mezzo milione. Nel monitoraggio della diffusione del morbo, sostiene uno studio pubblicato sull’ American Journal of Tropical Medicine and Hygiene , furono molto più efficienti i social network che i protocolli tradizionali: i primi anticiparono spesso i secondi di intere settimane. Secondo la ricerca, notizie prese da internet e i feed di Twitter furono, nel caso di Haiti, più veloci e completi dei sistemi istituzionali nell’individuare l’insorgenza e la progressione del contagio . Dall’ottobre 2010 al gennaio 2011, si è scoperto, di colera si era parlato in 4.697 post e 188.819 tweet. “ Analizzando le news e i feed di Twitter, hanno dichiarato gli esperti, ci siamo resi conto che informazioni preziose sulla diffusione del colera potevano essere estratte praticamente in tempo reale : in pratica due settimane prima dei risultati forniti dal ministero della Salute ”
Il colera ad Haiti monitorato grazie ai social network

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