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29 Settembre 2007 | Economia

Il consiglio dei Ministri converte lo Stato al Voip

Una certificazione, e che certificazione, di efficacia e economicità per il Voip, la comunicazione voce attraverso internet. Il consiglio dei Ministri ha deciso che tutti gli uffici pubblici dell’amministrazione centrale dovranno passare dal prossimo gennaio a questo sistema per risparmiare. Unico problema: un buon numero di uffici la tecnologia non ce l’ha. La decisione presa dal Governo ha una serie di conseguenza importanti. La prima è una possibilità di ricavi per tutte e società che producono tecnologie Voip, dalla connettività agli apparecchi telefonici. Questo implica che lo Stato risparmierà ma dopo avere investito in adeguamento tecnologico. Il secondo punto è che diventa di fatto obbligatorio intervenire sul digital divide che ancora separa il paese tra chi ha reti a larga banda, su cui il Voip può funzionare, e chi non le ha. Il provvedimento riguarda solo l’amministrazione centrale, ma l’intento è quello di trasferire su Voip tutta gli uffici dell’amministrazione pubblica e bisognerà portare Adsl o fibra dove ancora non c’è Ma c’è anche una conseguenza culturale molto importante, ed è lo sdoganamento del Voip come tecnologia di comunicazione affidabile . Se l’intero sistema della pubblica amministrazione centrale decide di ricorrervi è un atto che significa la fine di una tecnologia da molti considerata ancora sperimentale che ora diventa affidabile e una consuetudine. Nel testo si legge che “Le pubbliche amministrazioni centrali sono tenute ad utilizzare i servizi voce tramite protocollo internet (Voip) previsti dal sistema pubblico di connettività o da analoghe convenzioni stipulate a livello territoriale”. Se ne scrive nell’ambito della “razionalizzazione delle spese comuni telefoniche mediante migrazione verso i servizi Voip”. La misura decorre “dal 1° gennaio e comunque dalla scadenza dei contratti relativi ai servizi di fonia”. I risparmi previsti sono “complessivamente una riduzione di 25 milioni di euro per l’anno 2008, 140 milioni di euro per l’anno 2009 e 286 milioni di euro a decorrere dal 2010”. Sarà compito del Cnipa verificare che gli uffici della PA si adeguino. Chi non si adegua vedrà tagliare gli stanziamenti per le spese telefoniche del 30%. Ora ci sentiamo di caldeggiare un passo successivo che fa risparmiare ancora più soldi come già accaduto in diversi paesi europei: far passare gli uffici pubblici a Linux e programmi open source .

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