Crescono gli episodi di cyberbullismo tra i giovani. Lo dice uno studio presentato in occasione del convegno Digital learning. Scuola, apprendimento e tecnologie didattiche, organizzato dall’Università di Milano-Bicocca. Le tipologie di attacco più in voga sono la diffusione di fotografie e video imbarazzanti e il furto di identità virtuale , usate per creare falsi profili sui siti di social network o inviare messaggi compromettenti a nome della vittima. Lo studio è stato realizzato, in Italia e in alcuni paesi in via di sviluppo (Brasile, Colombia, India, Turchia) dai ricercatori del Centro QUA_SI/Universiscuola ed è stato svolto, per la parte italiana, su 862 studenti di istituti pubblici di età tra gli 11 e i 19 anni. In Italia solo il 18% del campione dichiara di non aver subito nemmeno un episodio di aggressione virtuale negli ultimi sei mesi, mentre il 37% è stato attaccato una o due volte, e il 45% tre volte o più. Tra gli atti più diffusi gli scherzi telefonici (23%), seguiti da diffusione di pettegolezzi via web (15%), pubblicazione di profili denigranti sui social network (12%), pubblicazione di messaggi privati e e-mail cattive (10%). Alla domanda se abbiano mai commesso atti di cyber bullismo il 16% degli intervistati ha risposto di no, almeno negli ultimi sei mesi, il 36% dichiara di averlo fatto una o due volte, il 48 tre o più volte.
Il cyberbullismo tra le piaghe della rete

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