“A Federica Salsi e Giovanni Favia è ritirato l’utilizzo del logo del MoVimento 5 Stelle. Li prego di astenersi per il futuro a qualificare la loro azione politica con riferimento al M5S o alla mia figura. Gli auguro di continuare la loro brillante attività di consiglieri” . Con queste parole Beppe Grillo ha chiuso ogni rapporto con i due dissidenti del Movimento 5 Stelle che negli ultimi mesi avevano polemizzato spesso e volentieri con il comico genovese e il guru Casaleggio, gran manovratore del Movimento. Il fuorionda di Favia a Piazzapulita e la partecipazione di Salsi a Ballarò hanno irritato oltremodo Grillo, da anni diffidente nei confronti della tv e portato alla cacciata dei due, che avevano criticato la mancanza di democrazia all’interno del M5S. Il web, però, non ci sta e si schiera apertamente contro il comico, la cui pagina Facebook e il cui blog sono stati inondati da messaggi di protesta. Chi di internet ferisce, di rete perisce. Qualcuno dei militanti difende la decisione del grande epuratore Grillo , mentre molti si dicono meravigliati, indignati, scontenti. Il volto simbolo del M5S dice di non voler più guerre interne, ma il rischio è quello di un dispotismo che frenerebbe il movimento. E i metodi di Grillo, secondo qualche internauta, ricordano da vicino quelli del gran nemico, Silvio Berlusconi.
Il diktat di Grillo incendia il M5S e il web

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