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8 Luglio 2014 | Attualità

Il dopo-Floris è un caso per la Rai

“Il successore di Giovanni Floris alla guida di Ballarò? La questione è ancora irrisolta” : così fonti Rai confermavano che la sostituzione del popolare conduttore di uno dei programmi di punta di Rai 3, rischia di trasformarsi in un rebus . Complicato dalla possibilità che l’azienda decida di a ttingere dal mercato esterno all’azienda, gestito da poche ma assai potenti agenzie: un’opportunità che, in azienda, potrebbe scatenare altre polemiche . Il dossier, per ora, è nelle mani del direttore della rete, Andrea Vianello , che sta valutando tutte le opzioni possibili: anche perché il programma è rimasto in palinsesto, dopo l’addio di Floris, e il tempo per rimettere in piedi la redazione è poco. Vianello avrebbe già testato anche alcuni nomi esterni all’azienda. Secondo il Messaggero “ nelle risorse interne, nel comparto giornalistico, non mancano e il totonomi è già partito. E se appare improbabile che la direttrice del Tg3 Bianca Berlinguer, che già conduce Linea Notte, passi al timone del settimanale di prima serata, e ancora meno probabile è l’ipotesi che a sostituire Floris sia Vianello, molto più concreta è la possibilità che dalla prossima stagione il volto di Ballarò sia quello di Gerardo Greco: giornalista stimato, conduttore sperimentato, nome noto ma ancora non consacrato dai numeri della prima serata. Una candidatura che non dovrebbe trovare ostacoli in azienda, non nella parte giornalistica almeno, che non si era certo appassionata, negli anni scorsi, alla formula contrattuale scelta da Floris che, da esterno, ha incassato compensi alti, ma con la garanzia di poter rientrare in azienda”. E proprio su questo punto insiste anche il segretario dell’ Usigrai Vittorio Di Trapani: “ Mi auguro che questa sia l’occasione per tornare a valorizzare pienamente le risorse interne all’azienda, trasformando questo momento di difficoltà in un’opportunità per investire sul capitale umano aziendale. Spero davvero che si segua questo criterio, nella scelta del successore di Floris ”. Un modo per ribadire che se sacrifici dovranno essere, allora lo siano per tutti.

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