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8 Gennaio 2023 | Attualità, Economia

Il food italiano viaggia in classe Dop

Secondo i dati Istat aggiornati al 2021, gli operatori alimentari certificati Dop, Igp e Stg sono oltre 86mila e i marchi riconosciuti dall’Ue 315.

Cresce il Made in Italy dei riconoscimenti agroalimentari. Lo racconta l’indagine Istat sui prodotti di qualità Dop, Igp e Stg, secondo cui i prodotti riconosciuti dall’Unione europea alla fine del 2021 erano 315, 3 in più del 2020. Nello specifico, le new entry sono state nel Lazio l’Olio di Roma di Indicazione geografica protetta (Igp) e in Sicilia la Pesca di Delia (Igp) e il Pistacchio di Raffadali di Denominazione di origine protetta (Dop), entrambi prodotti tra diversi comuni delle province di Caltanissetta e Agrigento.

Nel 2021, secondo l’Istituto di Statistica, gli operatori certificati nel settore agroalimentare del cibo di qualità sono stati oltre 86.000, in lieve aumento (+2,9%) rispetto al 2020. La Sardegna che può vantare la maggior quota nazionale di produttori (19%) mentre complessivamente arrivano a coprire il 40,2% degli operatori Dop, Igp e Stg quelli nel Mezzogiorno (+2,8% rispetto al 2020). A livello territoriale l’Emilia-Romagna è la regione con il maggior numero di riconoscimenti Dop e Igp, seguita da Veneto, Sicilia e Lombardia. Ortofrutta e cereali annoverano il maggior numero di prodotti riconosciuti: 118, di cui 38 Dop e 80 Igp. Seguono il settore dei Formaggi, con 56 prodotti  e il maggior numero di operatori, e quello dell’Olio extravergine di Oliva con 49 prodotti.

Il trend, peraltro, era già stato positivo nel 2020: l’annus horribilis della pandemia ha fermato molti settori, ma ha registrato ben 12 certificazioni in più: una di Specialità tradizionale garantita Stg (l’Amatriciana tradizionale), cinque prodotti Dop (Mozzarella di Gioia del Colle, Provola dei Nebrodi, Cappero delle Isole Eolie, Pecorino del Monte Poro e Colatura di Alici di Cetara) e sei Igp (Südtiroler Schüttelbrot / Schüttelbrot Alto Adige, Rucola della Piana del Sele, Limone dell’Etna, Pampepato di Terni / Panpepato di Terni, Olio lucano e Mele del Trentino).

 

di Daniela Faggion

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