Secondo il Wall Street Journal, la compagnia Rearden ha sviluppato una tecnologia che riesce a comprimere e decomprimere velocemente grandi quantità di dati, trasmessi all’utente attraverso una normale connessione a banda larga. Questo permetterebbe, in pochi anni, la distribuzione dei videogiochi via internet, direttamente da server remoti , senza dover avere una console o un computer cui fare elaborare le complesse operazioni di calcolo alla base dei giochi più evoluti. La tecnologia verrà applicata per la prima volta dalla OnLive , per un nuovo servizio che sarà lanciato a fine 2009: la compagnia internet ha siglato accordi con nove editori di videogame, tra cui i colossi Electronic Arts e Take-Two Interactive, così da poter offrire i titoli più recenti on demand. OnLive distribuirà anche un piccolo dispositivo che consentirà agli apparecchi televisivi di ultima generazione di connettersi al web , e usufruire dei giochi senza bisogno di altro hardware o di potenti chip grafici. Gli editori risparmieranno sulla distribuzione fisica dei loro prodotti. Sony, Nintendo e Microsoft, nonché i costruttori di pc, sono avvertiti: il futuro del gioco è online, con il solo schermo televisivo.
Il futuro del videogame è in tv, addio console?

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